Come fotografare le vacanze
L’estate ormai è agli sgoccioli ma per chi non è ancora andato in vacanza forse questi piccoli consigli possono essere ancora attuali e utili.
Un viaggio di coppia/famiglia è sempre una cosa molto attesa da tutti. Avete scelto la destinazione, prenotato volo e albergo(ghi), noleggiato la macchina, avete guardato le previsioni del tempo, avete letto diversi articoli su Wikipedia o almeno avete cercato informazioni su Google per sapere il più possibile del posto che avete intenzione di visitare. Avete fatto i bagagli (questa è la cosa più snervante che possa capitare, soprattutto a chi viaggia con i bambini piccoli) e con tanta probabilità ci avete messo pure una macchina fotografica. Se una compatta oppure mirrorless non importa. La macchina c’è e voi avete l’intenzione di usarla.
Ma che cosa esattamente fotografare in vacanza? In Russia (di dove sono io :o) ) c’è un vecchio detto che io personalmente trovo molto giusto: “E’ meglio una volta vedere che cento volte sentire”. Un’immagine può essere più eloquente di 100 parole perciò se volete raccontare qualcosa che vi ha colpito – raccontatelo con una foto. :o)
Ogni paese e ogni città cominciano con paesaggi e architettura. Probabilmente abbastanza diversi da quelli a cui siete abituati voi.
Ogni posto in questo mondo ha i suoi particolari, qualcosa che resterà per sempre impresso nella vostra mente, qualcosa che vedrete d’avanti ai vostri occhi ogni volta pronunciando il nome di questo posto. Fotografateli. Poi cambiate l’angolazione, inquadratura e rifotografate. Dopo sceglierete quello che vi piace di più. Edifici, finestre, vialetti, sculture, esposti nei musei (se ci è permesso fotografare), paesaggi, flora e fauna del posto…Partite da un’inquadratura “generica” a fotografare i primi piani degli oggetti che vi hanno colpito o che “raccontano” il posto che state visitando. Fate in modo che i vostri parenti o amici vedano i posti da voi visitati come se ci fossero stati in persona.
Il tempo migliore per far le foto è il mattino abbastanza presto o la sera – quando il sole è ancora basso. Fotografando cercate di evitare gli sbalzi fra luce e l’ombra. Di solito più è contrastata la luce peggio è il risultato finale. Evitate le fonti di luce dietro il fotografo (che rende la foto “piatta”) e controllate che il flash sia disattivato se state fotografando alla luce del sole. Almeno che non lo usiate fotografando qualcuno (per esempio) in controluce o per schiarire le ombre. In ogni caso usate il flash (quello incorporato) meno possibile e solo nei casi di estrema necessità, date le preferenze all’ISO elevato o uno dei regimi notturni.
Ma con questo non vuol dire che non si può fotografare di notte o a mezzogiorno. Con certe precauzioni è possibile anche questo. Ma ne parlerò un’altra volta. :o)
Osservate la gente attorno a voi e la loro vita, cercate di documentare la vita reale. In un paese esotico ci viene naturale scattare le foto alla gente del posto, ma la vita quotidiana di qualsiasi paese può essere interessante (informatevi sulla legge locale però per non finire nei guai).
Portatevi dietro la macchina fotografica ogni volta quando andate da qualche parte e tenetevela a portata di mano pronta all’uso. Perché non si sa mai che cosa può succedere un’attimo dopo. Io la macchina fotografica non la spengo mai e quando è possibile non la metto nemmeno in borsa per non perdere tempo prezioso.
Però i protagonisti di questa storia siete voi e non dovete dimenticare di immortalare anche voi stessi. “Io e un monumento” è il tipo di foto più gettonato del Mondo e ovviamente non si può farne a meno. ;o) Importante non dimenticare che, preparando questo scatto, bisogna prima fare l’inquadratura dell’oggetto. E poi far entrare le persone facendo attenzione di non permettergli di allontanarsi troppo da voi e la vostra macchina fotografica. Sono i monumenti ed edifici a fare da sfondo ai vostri ritratti ambientati e non voi a disperdervi nel paesaggio.
Non attirate troppo spesso l’attenzione dei vostri cari con la frase tipo “Tesoro, mettiti qua e guardami che ti scatto una foto”. Cercate di fare della macchina fotografica un’oggetto così consueto che ormai non le prestano nemmeno l’attenzione.Diventate i “paparazzi” della vostra famiglia e cercate di cogliere l’attimo: catturare espressioni, gesti, emozioni, azioni… Lasciateli fare quello che stavano facendo e catturate i momenti sinceri, naturali, impreparati. Che sia un momento di gioia, stanchezza, tristezza o noia – non importa. Tutto ciò fa parte della vostra storia e vale la pena immortalarlo. E di certo quelle foto le vorrete guardare ancora e ancora dicendo con nostalgia “Ma ti ricordi quel giorno?..”
Spesso fra i vari consigli si legge di evitare l’uso di un grandangolo. Non sarà la scelta più felice per un ritratto ma per street foto, reportage, nelle situazioni di carezza dello spazio (non c’è possibilità di spostarsi più indietro) e semplice voglia di scherzare… non abbiate paura di usarlo. Vi darà la prospettiva particolare che permetterà di includere nell’inquadratura non solo l’oggetto principale ma anche il contesto, gli oggetti circostanti che daranno alla foto una marcia in più.
A parte “reportage” veri e propri si può fare anche le foto “preparate”. Scherzare e fare i buffoni davanti alla macchina fotografica. Ma anche preparare qualche foto più artistica. Partendo per le vacanze io sempre porto con me qualche vestito particolare. E prima di partire cerco di sviluppare qualche idea stramba… Per esempio, in Grecia noi abbiamo portato uno straccetto bianco (l’avete già visto nella foto “io e monumento”) e un foglio bianco con scritta “Delfi” in 2 lingue. Non pesavano tanto né ingombravano. E sono stati usati con un discreto successo… :o)
Una volta arrivati guardatevi attorno, cercate un paesaggio che vi piace – e trovate il momento giusto per fare una foto che vi farà da copertina per il fotolibro “La nostra vacanza 201…”
Ma forse avete tralasciato qualche dettaglio al livello preparativo… Se partite al mare o alle terme (oppure prevedete una vacanza abbastanza movimentata) e non avete una macchina fotografica subacquea di certo avrete diverse preoccupazioni per eventuale annegamento di questa ultima, di certo la maggior parte delle foto sarà scattata dalla “distanza di cortesia” e le foto finali ne risentiranno. Ci sono diverse soluzioni che permettono di “osare” a livello “tecnico”. Per esempio, esistono le macchine fotografiche impermeabili e antiurto (nella nostra famiglia una di queste la possiede nostra figlia). Non mi piace molto però per la lentezza della messa a fuoco e per il cosiddetto shutter lag (ritardo di chiusura dell’otturatore). Per questa ragione abbiamo preso una videocamera per gli sport estremi (sj4000), un’analogo molto economico di GoPro Hero, che permette di scattare anche le foto. Costa poco, non ha messa a fuoco, galleggia in acqua… Non è un sogno del fotografo ma la prova di stampa di formato 13×19 l’ha passata. Come io dico in questi casi “Per i nonni andrà più che bene”. :o) Poi esistono le custodie di plastica (waterproof case/custodia subacquea per fotocamera) che permettono di bagnare la macchina fotografica o persino fare le foto subacquee. Ci sono diversi modelli con diversi prezzi, per le fotocamere compatte o mirrorless, più o meno comode, più o meno sicure… Se scegliete questa via mi raccomando – prima dell’uso fate un test riempendola con la carta dei giornali o, ancora meglio, quella igienica, emergetela in acqua per un’po’ di tempo e poi controllate per assicurarsi che non ci siano delle brutte sorprese. :o) Se non avete proprio il tempo — in diversi negozi senza alcun problema riuscirete a trovare qualche macchinetta subacquea a pellicola (monouso).Inoltre sono sempre utili le schede capienti, cavaletto (o qualcosa che lo sostituisca), qualche filtro (almeno polarizzatore), batterie di ricambio e una borsa leggera e comoda dove tenere la macchina fotografica in pausa fra uno scatto e l’altro.
Buoni scatti e che la luce sia con voi! :o)